giovedì 22 settembre 2011

SCUOLA, SERVIZI INTEGRATIVI. SALVE PAGHE OPERATORI

PILLATI: E NOI NON TAGLIAMO

Da una parte c'è il sindacato che
annuncia una soluzione positiva per i salari dei circa 60
operatori che, con il cambio d'appalto nei servizi integrativi
scolastici di Bologna (dalla Coop Dolce alla Quadrifoglio nel
campo del sostegno), rischiavano di vedersi decurtate le ore del
servizio e quindi la retribuzione. Dall'altra, c'è il Comune di
Bologna che, oltre ad esprimere soddisfazione per la novità sui
lavoratori, rivendica di non aver «operato alcuna riduzione di
risorse destinate ai servizi integrativi, ma al contrario ha
aumentato di circa 3.000 le ore di assistenza educativa a favore
dei bambini disabili, e favorirà l'estensione della presenza
dell'educatore di plesso negli istituti scolastici» (come
chiedeva il sindacato). Sono gli ultimi sviluppi della lunga e
complessa vertenza innescata dal cambio d'appalto per le
attività di pre e post scuola e per il sostegno (divisi in due
gare distinte per decisione dell'amministrazione comunale quando
era guidata da Anna Maria Cancellieri) nelle scuole sotto le Due
torri.
Dopo gli incontri della settimana scorsa dell'amministrazione
con le cooperative coinvolti e i sindacati per garantire un
avvicendamento meno traumatico possibile, ieri è arrivato
l'accordo tra Fp-Cgil, Cisl-Fp e Coop Dolce sul trattamento
economico dei lavoratori che quest'anno saranno impegnati nei
servizi integrativi, come pre e post scuola (e non più nel
sostegno). Per loro si è concordato di mantenere la retribuzione
corrispondente agli attuali livelli economici, il D1 e il D2.
L'accordo, spiega Anna Maria Margutti (Fp-Cgil), prevede fra
l'altro che, al termine dell'anno scolastico, vengano valutati
congiuntamente in un incontro dedicato, sia le prospettive dei
servizi integrativi sia il riadeguamento al precedente livello.
L'intesa con la Coop Dolce «segna così
un passaggio fondamentale nella vertenza che Fp-Cgil e Cisl-Fp
hanno intrapreso per dare una risposta concreta ai molti
operatori che, con il cambio d'appalto nei servizi integrativi
scolastici di Bologna rischiavano di vedersi decurtate le ore del
servizio e la retribuzione», aggiunge Margutti. Soddisfatto
Palazzo D'Accursio. Il Comune infatti ha mediato tra cooperative
e sindacati e ora si rallegra dell'accordo per la salvaguardia
dei diritti e dei livelli salariali degli educatori impiegati nei
servizi integrativi scolastici. Gli assessori Marilena Pillati
(Scuola), Matteo Lepore (Lavoro) e Riccardo Malagoli
(Coordinamento quartieri) ringraziano le parti per il buon
risultato «raggiunto nell'interesse dei lavoratori e della
qualità dei servizi», come si legge in una nota.
Inoltre, Pillati ci tiene a precisare che per l'anno
scolastico appena iniziato il Comune non ha tagliato risorse ai
servizi integrativi, anzi ha aumentato di circa 3.000 ore
l'assistenza ai bimbi con handicap. «La qualità dei servizi
educativi e scolastici della città rappresenta una priorità
assoluta per l'amministrazione, che per questo, non solo non ha
ridotto le risorse, ma è impegnata a reperire ulteriori fondi
per incrementare il livello dei servizi offerti a quegli istituti
scolastici che oggi si trovano ad affrontare le maggiori
criticità», afferma Pillati.

Tratto da lancio Agenzia Dire

venerdì 16 settembre 2011

Bologna e la Gelmini. Le classi pollaio

Lunedì si torna sui banchi di scuola e molti alunni di Bologna,
soprattutto alle medie, si ritroveranno nelle cosiddette 'classi pollaio'.
Al momento, calcola il Coordinamento dei presidenti di circolo e
d'istituto, le aule sovraffollate alle medie sarebbero cinque, ma
al netto dei ripetenti e dei nuovi arrivi. Il numero dunque
potrebbe salire.
Di poco migliore sarebbe la situazione alle elementari e alle
superiori, ma in realtà «quasi tutte le scuole di Bologna hanno
classi con uno o due studenti certificati e più di 20 alunni,
limite imposto per legge. Quindi- avverte Franco Tinarelli,
presidente del coordinamento- il 90% delle scuole è fuori
norma». Il coordinamento è stato ascoltato questa mattina
insieme all'assemblea delle scuole dalla commissione Istruzione
di Palazzo D'Accursio.
Oltre all'affollamento delle classi, soprattutto in relazione
agli alunni certificati, il problema dell'aiuto agli studenti
disabili è l'altra principale preoccupazione. «A Bologna mancano
almeno uno o due insegnanti di sostegno in ogni istituto
comprensivo», denuncia Giovanni Cocchi dell'Assemblea delle
scuole. A questo si aggiunge il problema delle regole più
restrittive per concedere le certificazioni, per cui ai «ragazzi
dislessici non viene più riconosciuto il sostegno, ma viene dato
loro solo un computer». La direttrice del settore Scuola del
Comune, Pompilia Pepe, spiega che il Comune «ha già quantificato
le ore di sostegno da parte degli educatori comunali, tra l'altro
leggermente aumentate rispetto all'anno scorso. Abbiamo il quadro
completo per ogni bambino». In totale, Palazzo D'Accursio copre
con i suoi educatori 181.000 ore di sostegno quest'anno, contro
le 178.000 dell'anno scorso. Ma i problemi non finiscono qui.
( da Agenzia DIRE)

mercoledì 6 luglio 2011

LAVORO:PIÙ INCIDENTI IMMIGRATI, A BOLOGNA SI STUDIA PERCHÈ

Gli incidenti sul lavoro non calano
tra la popolazione immigrata. Anzi, mentre il totale delle morti
bianche scende per la prima volta sotto quota mille come ha
certificato l'Inail, gli incidenti tra i nuovi italiani sono in
aumento. Di questo paradosso (solo apparente) si è discusso nel
pomeriggio all'Università di Bologna in un incontro
multidisciplinare promosso da Fondazione Unipolis, Fondazione
Alma Mater e Legacoop Bologna e inserito all'interno della
rassegna Molteplicittà.
Il panorama del mondo del lavoro degli immigrati è una
realtà nella quale si intrecciano arcaiche dinamiche di
sfruttamento (come quelle degli stagionali irregolari nel
meridione) e «moderni» pregiudizi che favoriscono l'insorgere
di malattie psichiche correlate al fenomeno degli infortuni.
Delle condizioni lavorative in quel mondo sommerso che sono
gli ex latifondi di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia ha
parlato Alvise Benelli di Medici Senza Frontiere. Nella sua
relazione è emerso un mondo fatto di patologie «che credevamo
scomparse» e in cui la sicurezza sul posto di lavoro è
l'ultima delle priorità: «Queste persone - ha detto Benelli -
lavorano spesso senza protezione, sotto il sole con giacconi
impermeabili e guanti da cucina che non lasciano traspirare la
pelle causando gravi malattie». A queste si aggiungono
condizioni di vita in cui «il 62% non ha accesso a servizi
igienici, il 92% non ha riscaldamento, il 69% non ha
elettricità. Condividono materassi passati di stagione in
stagione dopo essere stati recuperati dalle discariche e il 44%
beve l'acqua usata per l'irrigazione trattata con concimi e
antiparassiti».
Ma se questa è la terribili realtà del meridione, al nord a
colpire sono i pregiudizi. Domenico Berardi e Ilaria Tarricone
del Centro di Psichiatria Transculturale e della Migrazione G.
Devereux dell'Universit… di Bologna, hanno illustrato le
correlazioni tra il mondo del lavoro e le patologie mentali che
colpiscono le persone immigrate: «Esiste una correlazione - ha
detto Tarricone - tra il possibile insorgere di patologie
mentali e incidenti. Non è un caso. Nel progetto migratorio
che, in tutte le parti del mondo (dalle frontiere tra Messico e
Stati Uniti ai barconi che attraversano il mediterraneo) spinge
le persone a lasciare in maniera così rischiosa la loro terra,
il corpo ha un ruolo centrale: un incidente può rappresentare
in partenza la fine del progetto. Inoltre - ha concluso - i
pregiudizi negativi che spesso circondano gli stranieri
favoriscono l'insorgere di patologie persecutorie».
La soluzione? «Occorre innanziatutto migliorare la
comunicazione con questi lavoratori - ha detto Berardi -
cercando di capire anche le diverse percezioni del rischio. In
questo, possiamo sfruttare le competenze sviluppate e i percorsi
di comunicazione sviluppati per la cura dei disagi psichici».
(Da ANSA).

CINEMA: IN 67.000 A BOLOGNA PER 'CINEMA RITROVATÒ

Sono stati 67.000 gli spettatori
del festival il 'Cinema ritrovatò, che si è concluso a Bologna
il 2 luglio dopo otto giorni e 375 film proiettati, con un
aumento dei diecimila persone rispetto allo scorso anno. È il
bilancio della manifestazione presentato alla stampa dal
presidente e dal direttore della Cineteca Comunale bolognese,
Giuseppe Bertolucci e Gianluca Farinelli.
«Il festival ha dimostrato che c'è un pubblico evoluto per
quantità e qualità - ha detto Bertolucci - e c'è un episodio
che mi torna sempre alla mente: qualche anno fa in piazza
Maggiore alla proiezione di 'L'anno scorso a Marienbad' non è
andato via nessuno, mentre nelle sale d'essai ad un certo punto
del film di Resnais c'è sempre l'esodo verso l'uscita. Voglio
dire che la piazza ha conquistato qualcosa di magico, quella
sacralità che hanno le grandi forme d'arte del passato. Il
'Cinema ritrovatò ogni volta riesce a riscrivere la storia del
cinema».
È stata una Bologna trasformata, è stato detto, dalla
presenza massiccia dei 1.500 accreditati, tra ospiti e staff, di
cui 750 stranieri rappresentanti di oltre 40 paesi. Il festival,
ha detto Farinelli, ha registrato un indotto forte per il nostro
territorio, in termini di economia dei trasporti, degli alberghi
e della ristorazione, calcolato in oltre 600.000 euro. L'indotto
totale, calcolando che per ogni euro investito ne vengono
'generati settè arriva a 1.27.000 euro di ricaduta sul
territorio bolognese.
Il budget del festival è stato di 372.000 euro, tra
contributi istituzionali e della fondazione Carisbo, con 27.000
euro di incassi dei biglietti e 19.000 delle tessere dei
sostenitori. Anche le Edizioni Cineteca di Bologna hanno
incrementato le vendite con 600 dvd venduti. Al festival hanno
lavorato 160 persone, 80 delle quali volontarie.(Da ANSA).

martedì 5 luglio 2011

NIDI BOLOGNA. MARZOCCHI: NON SI PUÒ NON DECIDERE

«NON CULLARSI SU ALLORI, TROVARE IL CORAGGIO DI INNOVARE»

(DIRE) Bologna, 5 lug. - La vicenda dell'accordo prima raggiunto
e poi stracciato seguito alla scelta del Comune di procedere
autonomamente «è un esempio chiaro dell'esercizio della
responsabilità: facciamo proposte, cerchiamo di lavorare
insieme, ma alla fine si deve decidere; è difficile ma è la
politica nel bene e nel male». Per cui, Teresa Marzocchi,
assessore regionale al Welfare, si dice «contenta» che, alla
fine, si sia deciso di andare avanti su una strada (il Comune
adotterà le modifiche al servizio nidi da settembre): «Abbiamo
delle responsabilità, siamo stati incaricati di svolgere ruoli
di secondo livello per gestire le problematiche del quotidiano e
non possiamo tenere la gente a guardare» chi deve decidere e non
lo fa.
Sui nidi, Marzocchi aggiunge che «c'è un passo enorme da
fare», e bisogna cominciare a ragionare di un «sistema
dell'infanzia che ruota attorno ad uno zoccolo duro», cioè gli
asili a gestione pubblica. Su questo modello in mano al pubblico,
in Emilia-Romagna «siamo stati i primi ma non dobbiamo cullarci
sugli allori. Siamo stati bravi a fare la qualità quando avevamo
i soldi- afferma Marzocchi- ma ora la sfida è un'altra». E si
gioca ribadendo «un'identità fortissima del pubblico» ma anche
sul «coraggio di aprire l'accesso al sistema ad altre realtà».
Fermarsi a riflettere su questo, «non significa tornare
indietro», aggiunge Marzocchi che non si addentra nel cercare di
definire quanta quota di servizio va gestita dal pubblico e
quanta dal privato. Ribadisce che programmazione e controllo
vanno lasciati alle amministrazioni, ma soprattutto sottolinea
«che questo si può fare se un certo livello quantitativo del
servizio è in capo al pubblico», una sorta di quota «di
garanzia» dell'intero sistema.(Da Agenzia Dire)

Vacchi: Serve un forte rilancio, la giunta può farcela.

Unindustria farà pressione perchè vi siano investimenti importanti.

Il presidente di Unindustria, Alberto
Vacchi, raccoglie l'allarme sui conti del Comune lanciato ieri
dal sindaco Virginio Merola. «Credo che Bologna abbia bisogno di
un rilancio forte, credo che questa amministrazione abbia la
possibilità di portarlo avanti», afferma Vacchi, intervistato
oggi da Telecentro. Il numero uno degli industriali bolognesi
prende atto delle «minori disponibilità finanziarie» per gli
enti locali a seguito della manovra economica e assicura
l'impegno dell'associazione a sostegno della città.
«L'intendimento di Unindustria è di continuare a spingere
perchè su questo territorio ricadano investimenti importanti»,
assicura Vacchi, mentre il testo della manovra sembra cancellare
per Bologna la possibilità di incassare i finanziamenti (214
milioni di euro) stanziati per la metropolitana. «In un periodo
complessivo in cui la ristrettezza dei parametri ci obbliga a
vivere con una dimensione economica minore, dovremo selezionare i
progetti e di identificare delle priorità», ragiona il numero
uno di Ima.
La metropolitana è una priorità? «Non credo che ci sia
un'unica priorità. Già il fatto che Bologna voglia ripartire
con piano strategico con poche cose chiave, che ovviamente
dovranno essere confrontate con i vari attori del territorio,
credo che sia passaggio importante», risponde Vacchi. «Ovviamente
non si può fare tutto, non si può prendere dappertutto-
conclude- credo, però, che un tassello fondamentale sia la
viabilità. Intorno a questo è necessario rilanciare un'idea di
Bologna in senso generale».(Tratto da Dire)

LAVORO BOLOGNA. ASSE COMUNE-CLES, APPALTI NEL MIRINO.

MONTI: PREOCCUPANTE AUMENTO DELL'IRREGOLARITÀ Appalti pubblici
"sorvegliati speciali".
La Giunta del Comune di Bologna ha aderito al protocollo
d'intesa elaborato dal Comitato per il lavoro e l'emersione del
sommerso (Cles) in materia di appalti pubblici e privati nella
provincia di Bologna, finalizzato al contrasto del lavoro
sommerso e irregolare. Con il documento il Comune di Bologna si
impegna a perseguire l'obiettivo di assicurare la qualità e
l'efficienza nelle fasi di stipulazione ed esecuzione dei
contratti di appalto pubblici e privati. Scopo generale del
Protocollo è individuare buone prassi, distinte per le diverse
tipologie di committenti, che possano innescare e supportare
circoli virtuosi in tutto il panorama dell'affidamento a terzi di
lavori relativi alle imprese e ai servizi.
«I dati statistici preoccupanti- commenta l'assessore alla
Legalità, Nadia Monti- derivanti dalle ispezioni effettuate dal
Cles di Bologna, in merito alla vigilanza globale dell'anno 2010,
registrano un aumento, rispetto al 2009, di illeciti riscontrati
in aziende ispezionate: +26,67% nell'industria,
+11,86% nell'edilizia, +51,89% nel terziario». Così come,
aggiunge, «sono aumentate le posizione lavorative irregolari,
prevalentemente riferibili a lavoratori in nero o con rapporti di
lavoro non corretti: +24% nell'industria, +39% nell'edilizia e
+43% nel terziario». Solo «l'agricoltura registra una diminuzione
di posizione lavorative irregolari del 54%», aggiunge sempre
l'assessore.(SEGUE)

(Da Agenzia Dire)

mercoledì 15 giugno 2011

Nido. Ripensare modello organizzativo. Insieme.

«Rivisitare il modello organizzativo degli asili nido a
partire dal prossimo anno educativo.
È necessaria una riflessione seria che coinvolga
tutta la città sull'intero sistema dei servizi educativi per
rispondere ai bisogni dei bambini e delle loro famigliè»'.
È l'obiettivo che si pone sul tema la nuova amministrazione
comunale di Bologna. Ne ha parlato l'assessore alla scuola
Marilena Pillati, al termine di un incontro fra Comune e
sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Rdb) per discutere del modello
organizativo degli asili nido, dell'adeguamento alla normativa
regionale, del rapporto fra il numero degli educatori e i
bambini e sull'organizzazione del servizio per il mese di
luglio.
«È stato un incontro positivo - ha detto la Pillati -
emerge la volontà di aprire una nuova stagione di confronto e
di condivisione del lavoro. Non ci sono pregiudiziali sui nostri
obiettivi politici, la rivisitazione del modello organizzativo a
partire dal prossimo anno».
Entro fine giugno saranno convocati alcuni tavoli tecnici per
approfondire meglio il merito delle questioni. (Tratto da nota ANSA).

I LAVORI CIVIS RIQUALIFICANO LA CITTÀ.

L'ASSESSORE AL TRAFFICO: «IRRESPONSABILE FERMARE ORA I CANTIERI»

«Sarebbe irresponsabile fermare ora icantieri» del Civis che anzi
«devono proseguire e concludersi il piu presto possibile» in quanto
rappresentano un «piano di manutenzione straordinaria e di
riqualificazione della città».
Un intervento che rappresenta «una occasione che non avremo più
per molto tempo, visti i pesanti tagli di bilancio che arrivano
da due anni dallo Stato e che in in futuro saranno ancora
peggio». Lo ha detto, parlando oggi dagli studi di Ètv, il neo
assessore comunale alla Mobilità, Andrea Colombo, distinguendo
il tema delle opere da quello dei problemi del tram a guida
ottica. Sul Civis, la Giunta Merola non ha dubbi: «Puntiamo molto
trasparentemente a sostituirlo o modificarlo radicalmente,
rafforzati dal recente parere negativo della commissione di
sicurezza sulla guida ottica che è stata bocciata», afferma
Colombo. Ora il Comune attende il pronunciamento definitivo del
ministero dei Trasporti, ma sempre con «l'obiettivo chiaro di
restituire il mezzo o ottenerlo con caratteristiche ben diverse,
cioè arrivare a un filobus moderno con tutte le caratteristiche
europee di sicurezza, capacità di carico e velocità
commerciale».
Oggi intanto si inaugura una delle opere realizzate per il
progetto del Civis, il sottopasso alla rotonda Decorati al
confine tra Bologna e San Lazzaro: una opera «importante», per
Colombo, in quanto «farà bene sia al trasporto pubblico che al
traffico privato: i bus avranno una via riservata e credo sarà
molto apprezzata dai loro utenti», ma questa novità andrà anche
«a vantaggio della fluidificazione del traffico privato».

Da Agenzia DIRE

FIOM: DA DOMANI A BOLOGNA FESTA PER I 110 ANNI DALLA FONDAZIONE.

La Fiom compie 110 anni e li celebra a Bologna con una grande
festa, alla quale lavorano oltre 500 militanti Fiom, da domani
al 19 Giugno.
Quattro giorni di concerti, dibattiti, mostre, video, libri,
con al centro i temi dei diritti, democrazia, legalità e lavoro.
L'allestimento principale della festa - la prima di una serie di
manifestazioni in programma nei prossimi giorni e mesi in giro
per l'Italia - è in piazza XX Settembre, ma vari appuntamenti
si svolgeranno in luoghi diversi della città. La celebrazione
ufficiale della fondazione della Fiom si terrà domani mattina
al Teatro Comunale di Bologna, con il saluto del presidente
della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e gli interventi di
Susanna Camusso, segretario generale Cgil nazionale; Maurizio
Landini, leader nazionale Fiom; gli storici Paul Ginsborg e
Marco Revelli; Tiziano Rinaldini della Fondazione Sabattini. La
festa sarà poi inaugurata alle ore 15,30 con la partecipazione
del sindaco Virginio Merola in piazza XX Settembre, dove alle
20,30 si discuterà di «Democrazia, Costituzione, lotte per il
lavoro». Serata d'eccezione dedicata a «Costituzione, diritti e
lavoro» il 17 giugno, quando la Festa «raddoppia» al Parco di
Villa Angeletti a partire dalle 20,30: con Michele Santoro e
tanti ospiti tra i quali Dario Fo e Franca Rame, Maurizio
Crozza, Serena Dandini, Vauro, Marco Travaglio, il procuratore
di Palermo Antonio Ingroia, ma anche buona musica con Daniele
Silvestri, i Subsonica, Teresa De Sio. Il 18 giugno la Festa
schiera i big del centro sinistra, che si confrontano con
Maurizio Landini su «Politica e rappresentanza del lavoro» : ci
saranno i segretari nazionali del Pd Pier Luigi Bersani, di Sel
Nichi Vendola e dell'Idv Antonio Di Pietro, oltre a Massimo
Rossi, coordinatore nazionale Feds. La sera di domenica 19
giugno infine, in piazza XX Settembre chiude Susanna Camusso,
con un concerto finale di Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia,
Paola Turci, Andrea Rivera.

Da Agenzia AGI

IL CONSIGLIO COMUNALE RICORDA GIORGIO CELLI. IL DISCORSO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA

Il Consiglio comunale ha ricordato con un minuto di silenzio Giorgio Celli, celebre entomologo, consigliere comunale di Bologna dal 1999 al 2004, scomparso sabato scorso. In aula erano presenti il figlio Davide con la madre Paola.

Il ricordo del professore è stato tenuto dal sindaco Virginio Merola.

Di seguito l'intervento del Sindaco.

“Cara Paola, Caro Davide,

Giorgio Celli ha dato tanto a questa città. Professore universitario emerito, parlamentare europeo, consigliere comunale, è stato un grande divulgatore scientifico attraverso libri, trasmissioni televisive e rappresentazioni teatrali.

Ha saputo tradurre a pieno Il suo impegno nel mondo accademico: insegnando e facendo ricerca, ma con altrettanta passione spesso usciva dalle stanze dell’Ateneo per spiegare a tutti noi, attraverso un linguaggio comprensibile, i concetti più difficili facendoli risultare di una facilità disarmante.

Un primo ricordo l’Ateneo l’ha formulato ieri attraverso le parole del Rettore Ivano Dionigi e del Preside della Facoltà di Agraria Andrea Segrè alla commemorazione svolta alla Cappella di Santa Maria dei Bulgari in Archiginnasio. Ci sarà sicuramente un momento per ricordarlo al meglio attraverso un convegno. Io ci tengo però a ricordare il Giorgio Celli divulgatore e politico.

Eravamo abituati a vedere Celli in televisione, abbiamo letto i suoi libri, capendo sempre di più quel mondo che amava Particolarmente: il regno degli animali. Grazie a lui centinaia di migliaia di persone hanno cessato di essere spettatori passivi e sono diventati consapevoli. Una capacità che sta diventando sempre più merce rara di questi tempi.

Tutto questo poteva bastargli? No. Giorgio Celli decise di impegnarsi in politica. Una scelta non dettata dalla voglia di fare il 'politico
di professione', ma per cercare di proseguire nella sua meritevole opera divulgativa attraverso le istituzioni, magari cambiando le cose
nella visione – o per meglio dire – nella speranza di un mondo migliore. Giorgio Celli si è dunque impegnato al Parlamento Europeo e
qui, all’interno di quest’Aula. E’ stato dunque capace di affrontare tutte le questioni spinose che riguardavano la sfera politica e
amministrativa sia a livello europeo che locale. Le sue battaglie vedevano al centro l’ambiente e la tutela degli animali, ma non ha mai
fatto mancare il proprio appoggio a tutte le discussioni. In Comune Giorgio Celli è stato consigliere dal 1999 al 2004. Dal suo seggio ha sempre spiegato il suo pensiero e non si è mai tirato indietro nemmeno quando c’era da indossare un cartello al collo per difendere diritti e ideali, dentro e fuori Palazzo D’Accursio.

Persona caparbia, spesso apostrofato come 'testardo', ha portato avanti tante battaglie, scontrandosi anche con l’amministrazione
comunale e l’Università ogni qual volta gli enti prendevano scelte che non condivideva. Insomma, pur di difendere i suoi giusti ideali non
guardava in faccia a nessuno, amico, ente pubblico o superiore che fosse.

Giorgio Celli è stato tutto questo e vorrei utilizzare le parole del figlio Davide, anch’egli ex consigliere comunale, che a tutti noi ha
suggerito di ricordarlo così: “Battagliero e forte, con la sua voglia di cambiare le cose”.

Voglio ricordare anche io i versi che ha lasciato nel retro della sua foto distribuita ad amici ed allievi: 'e io mi smarrirò stupefatto come allora nel firmamento'.

Questa capacità di vivere conservando lo stupore per il mondo, si esprimeva nella costruzione di proposte molto concrete, come ad
esempio la “fabbrica degli insetti utili” che aveva fondato a Cesena. E infondo è così che ha guardato al suo impegno politico, cercando di dare risposte a queste domande: come può la politica essere utile e quindi davvero al servizio dei cittadini?

Giorgio Celli ci lascia questo messaggio: la politica può essere utile, se conserva la capacità di obbedire alle leggi della natura e
nello stesso tempo, di essere ribelle alle consuetudini e al conformismo della società degli uomini, al 'destino' scritto da chi si
rassegna alla mediocrità degli accordi al minimo comune denominatore.

La chiave che ci lascia infondo è questa: bisogna essere fedeli alle leggi scritte dalla natura e ribelli alle leggi degli uomini.

E tutti noi, credo, avvertiamo in coscienza che qui c’è il nucleo, il punto centrale dell’impegno a cui siamo appena stati chiamati dagli
elettori: GOVERNARE CON L’INTELLIGENZA DEL CUORE.

Come gatti saggi, che al momento giusto, sanno prendere le distanze dalla tentazione di tradire la nostra condizione umana di animali
politici.

Grazie Giorgio, arrivederci e se ti capita dacci un occhio dal firmamento”.

Da www.comune.bologna.it
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martedì 14 giugno 2011

Saliera, bene referendum: hanno vinto valori e beni pubblici

“Sono molto soddisfatta dei risultati dei referendum in cui erano in ballo valori e beni pubblici

L’alta partecipazione e i risultati sono motivo di speranza per il futuro del nostro Paese. Ora spetta alla politica dare seguito alla volontà popolare: penso che, nel caso dell’acqua, sarebbe giusto partire dalle proposte di legge depositate in Parlamento del Partito Democratico”. Con queste parole Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna, commenta l’esito della tornata referendaria di domenica e lunedì scorsi.

Dalle colonne del Corriere di Bologna, Saliera ha poi tracciato la road map dei prossimi mesi per quanto riguarda il tema acqua: "Ora - spiega la vicepresidente che ha anche la delega alla Regolazione dei Servizi pubblico locali - serve una legge nazionale per regolamentare il tema acqua partendo dalla proposta di legge depositata per tempo dal Pd. Serve anche un'Autorithy nazionale che agisca come nel settore dell'energia in modo da avere un indirizzo e un controllo strettamente pubblico". Saliera replica indirettamente anche a coloro che paventano il crollo degli investimenti nei nostri impianti indrici: "In questi anni avendo soci pubblici Hera ha investito circa 800 milioni", taglia corto la vicepresidente.

mercoledì 8 giugno 2011

Prima Giunta deliberativa: I provvedimenti.

Abrogazione della quota d’iscrizione alle scuole d’infanzia comunali, riapertura delle iscrizioni ai nidi Vestri e Roselle, riduzione dei pass per l’accesso alla ZTL e linee di indirizzo per le nomine dei rappresentanti del Comune di Bologna presso enti, società partecipate e istituzioni. Questi i principali temi trattati nella prima seduta di Giunta deliberativa del Comune di Bologna, svoltasi mercoledì 8 giugno a Palazzo d’Accursio.

Si parte dalla scuola. In linea con gli impegni presi dal sindaco Virginio Merola durante la campagna elettorale, la Giunta proporrà al Consiglio comunale di azzerare il provvedimento preso dalla gestionecommissariale che introduceva una quota di iscrizione alle scuole d’infanzia comunali, creando di fatto un discrimine rispetto alle scuole statali. Il provvedimento comporterà una variazione di bilancioda 500.000 euro. La Giunta ha inoltre prodotto un atto di indirizzo che consentirà di riaprire i bandi di iscrizione ai nidi Vestri e Roselle, che altrimenti avrebbero dovuto cessare attività a partire dal settembre 2011. Durante l’estate il nido Roselle sarà oggetto di alcuni interventi di manutenzione. A settembre la struttura sarà pronta per accogliere i bimbi in tutta sicurezza.

Nuovi indirizzi generali per quanto riguarda le nomine dei rappresentanti del Comune in società partecipate, enti o istituzioni. Dando attuazione al preciso impegno preso dal sindaco in campagna elettorale la Giunta propone l’istituzione di un comitato nominato dal sindaco, composto da tre soggetti di elevata professionalità, moralità e indipendenza di giudizio, cui il sindaco potrà avvalersi per la nomina dei rappresentati del Comune in enti, istituzioni o società partecipate. I membri del comitato non riceveranno nessun tipo di emolumento o gettone di presenza. La procedura di selezione sarà trasparente. Sarà infatti data informazione in merito alle nomine sul sito web del Comune. Sulla base dei curricula il comitato presenterà al sindaco motivate indicazioni rispetto ai nominativi. Il sindaco deciderà poi in piena autonomia.

Le nomine sono infatti di competenza del sindaco, che segue gli atti di indirizzo dati da Consiglio comunale. Appena il Consiglio comunale approverà gli indirizzi generali la Giunta definirà le procedure.

Infine, il Comune di Bologna avvierà un’istruttoria per la riduzione dei permessi di accesso alla ZTL. Ad oggi si contano 75.000 pass di tutte le categorie, e in media ci sono 40.000 accessi all’interno del centro storico ogni giorno. La Giunta ha dato mandato agli uffici di analizzare i flussi di entrata nella ZTL per formulare ipotesi di riduzione dell’accesso.
Partirà invece da subito la riorganizzazione della sosta nel cortile di Palazzo d’Accursio, in piazza Roosevelt, via Venezian e via IV Novembre. La Giunta ha dato mandato al settore Mobilità e all’Ufficio centro storico di avviare progetto di riqualificazione urbana del cortile, per favorire una fruizione pedonale e ciclabile. La possibilità di parcheggio si riduce da 46 stalli a 8, di cui due in uso alla Polizia municipale, due per utenti diversamente abili e quattro per carico e scarico merci temporaneo. Sono annullate tutte le autorizzazioni concesse per l’accesso con parcheggio nel cortile, in piazza Roosevelt, in via Venezian e in via IV Novembre. Le categorie autorizzate passano dunque da 15 a 4. Alle tre categorie già elencate si aggiungono infatti delle deroghe per ragioni istituzionali.

Si potrà comunque accedere in centro storico a piedi, in bicicletta, con il mezzo pubblico, in motorino, o con i mezzi privati utilizzando i garage pubblici o privati già in essere. Saranno potenziati gli stalli per motorini in via Venezian. Il provvedimento è il primo passo per una città più bella e vivibile. Ridurre il traffico per migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità del centro storico è tra le priorità del mandato amministrativo. Tra un anno partiranno inoltre i lavori per la metanizzazione di Palazzo D’Accursio, che impegneranno in particolare il cortile. Il cantiere per la metanizzazione sarà ulteriore occasione per il restyling del cortile, secondo un progetto affidato dell’Ufficio centro storico. Liberato dalle macchine il cortile sarà dunque unanuova piazza a disposizione della città.

Da www.comune.bologna.it